Ferma il criceto che hai in testa! Come eliminare il pensiero negativo e liberarsi per sempre dallo stress by Serge Marquis

Ferma il criceto che hai in testa! Come eliminare il pensiero negativo e liberarsi per sempre dallo stress by Serge Marquis

autore:Serge Marquis [Marquis, Serge]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-58-68389-7
editore: BUR Rizzoli
pubblicato: 2016-01-14T23:00:00+00:00


PAUSA CONSAPEVOLEZZA

Imparare a staccarsi dal passato

A volte mentre ascolto una persona parlarmi delle sue angosce mi viene da sorridere. Ma devo stare attento, perché non voglio che lo si scambi per mancanza di compassione. Sorrido perché vedo i film dell’orrore che si sta proiettando, e dunque la compatisco. È come se l’interlocutore fosse al cinema e si stesse identificando con i personaggi senza rendersene conto.

Dentro la nostra mente ci sono talmente tanti film dell’orrore che non sappiamo più quale guardare. Perché sono così tanti? Perché noi viviamo di memoria: passiamo gran parte della nostra esistenza a vivere nel passato, cioè in quello che non esiste più. Continuiamo a proiettare storie ormai vecchie nella speranza che, a furia di riguardarle, scompaiano. Il nostro cervello crede che rivangando di continuo le stesse sequenze la fine sarà diversa. Ma come potrebbe mai essere possibile?

Pensicchio è un proiezionista eccezionale: ci fa vivere proiezioni private non stop, ventiquattr’ore su ventiquattro. Il cricetino, cioè il nostro ego, gioca con le pellicole (i nostri ricordi) sperimentando diversi montaggi: riscrive le scene, ne abbellisce alcune e ne imbruttisce altre, al solo scopo di assumere più importanza possibile, di salire sul primo gradino del podio. «Perché mi ha detto quella cosa? Perché non ho avuto io la promozione? E perché lei mi guarda così? Sono sicuro che lo hanno fatto apposta… Se l’avessi saputo… Se non l’avessi sposata, non sarei obbligato a lavorare come un forsennato per sfamare degli scansafatiche che camminano strisciando i piedi, con il cavallo dei pantaloni alle ginocchia e la pancia di fuori… Avrei potuto viaggiare, vincere delle medaglie olimpiche, diventare una star del cinema, sedurre chiunque capita… Godermi la vita, insomma!»

Comunque stiano le cose, Pensicchio potrà riscrivere il passato anche cento volte nella tua testa e non sarà mai soddisfatto. Lui gira sulla ruota giorno dopo giorno perché aspira a diventare qualcosa d’altro: lui cerca disperatamente di dare una ritoccata alla memoria, di presentarsi nella forma più smagliante. È una sorta di autochirurgia plastica dell’ego, una corsa verso la crescita personale, l’abbellimento permanente del criceto! Il problema è che quella folle corsa non conduce da nessuna parte, visto che si basa su ieri per creare il look di domani. Quello che sei oggi – o sarai domani – è il frutto esclusivo della presenza che dedichi a ogni istante vissuto. Si tratta di un istante unico di cui devi godere appieno, non una fantasia anticipata basata su vecchi ricordi rimaneggiati.

Che resti tra noi: il passato non ha futuro. Tutto il tempo che gli dedichi è tempo perso. Il tuo Pensicchio potrà rivisitare il passato quanto gli pare, non potrà cambiarne una virgola.

«Mio padre mi dava calci nel sedere quando avevo quattro anni, mi picchiava con la cintura e mi prendeva a schiaffi. Sento ancora quel male. Adesso di anni ne ho quarantaquattro e ho male dappertutto. Se solo fosse stato senza gambe o monco di un braccio!»

«Quell’imbecille del prof di matematica mi dava il dizionario sulla testa. Scriverei sicuramente meglio se avessi avuto un



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